Poesie -
8 Aprile 2025
XIBALBA
- Xibalba vi renderà
- quel che vi ha preso.
- Le case oscure, orride
- con l’intonaco di calce
- scrostata, con i muri diruti
- e le nacchere silenziose,
- spezzate, con le travi al
- soffitto martoriate dal
- fuoco, la fuliggine agli
- angoli, nei quali il ragno
- non ha ancora banchettato,
- Ridi, ridi, Ah Puch, ridi nelle
- profondità di Xibalba, ove
- non c’è più nulla se non
- quello, e l’eco, sinistra, che
- gode della loro grande
- assenza. Ridi, ridi, Ah
- Puch, ridi dal profondo
- Regno dei Morti, ridi di
- sapienza ossuta, ghigna
- e suona l’ora ultima,
- l’ora stupida, col tuo
- flauto di vertebre, e il
- tuo naso adunco, con le
- tue gocce che dalle narici
- pendono come semi neri,
- con la tua pelle di giaguaro,
- scontenta, adesa,
- marcia, ridi, ridi, Ah Puch,
- ridi del cosmo all’inverso
- e non farti meraviglia
- alcuna se i fiori nel tuo
- regno si cercano un altro
- custode per i propri
- semi.