Poteva andare peggio. Intervista a Paolo Galdieri
Presentazione del libro e intervista all’autore

Un avvocato penalista, abituato a difendere assassini e disperati, si ritrova a combattere una battaglia che non aveva mai messo in conto: un neurinoma del nervo acustico lo costringe a un intervento chirurgico di dodici ore. Al suo risveglio, la sua quotidianità è completamente stravolta e lo attende una lunga degenza in un centro di riabilitazione.
Eppure, la vita non si ferma – nemmeno tra terapie, esercizi in piscina e nuove sfide quotidiane. Né si fermano gli omicidi.
Con una buona dose di ironia e uno sguardo sempre lucido, il protagonista si ritrova ad affrontare un’indagine intricata mentre cerca di ritrovare, passo dopo passo, il suo equilibrio interiore ed esteriore.
Ispirato a esperienze realmente vissute e rielaborato con leggerezza narrativa, Poteva andare peggio è un romanzo che mescola giallo giudiziario, diario di degenza e commedia umana, offrendo una storia intensa, divertente e profondamente autentica.
Citazione
Poteva andare peggio.
Come è nata l’idea di questo libro?
Dall’esperienza personale dell’autore.
A chi lo consiglieresti, in particolare?
Appassionati di storie umane.
Dove e quando è stato scritto?
A Roma nel corso del 2024.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Raccontare sempre nuove storie