Il prodigio di Losanna. Intervista a Francesco Coppola
Presentazione del libro e intervista all’autore

Cosa sarebbe accaduto se il 26 marzo 1904 Benito Mussolini avesse perso la sua scommessa? Quali conseguenze avrebbe avuto la morte prematura di quel giovane anarchico miscredente nientemeno che per mano di Dio?
Il 26 marzo 1904 un giovane socialista anticlericale, Benito Mussolini, partecipa a un convegno tenutosi presso la Casa del Popolo di Losanna sul tema “l’esistenza di Dio”. Quando è il suo momento di prendere la parola, Mussolini dice di non avere tempo da perdere in chiacchiere: “do a Dio dieci minuti a partire da questo momento per dimostrare che esiste uccidendomi. Se al termine dei dieci minuti sarò ancora qui, vorrà dire che Dio non esiste”. I dieci minuti trascorrono senza che succeda nulla e Mussolini può affermare che “Dio non esiste”.
Ma in questo romanzo le cose vanno diversamente. Mussolini muore all’improvviso, dopo un paio di minuti dall’inizio del “countdown”. E si apre una linea temporale diversa, in cui sogno, realtà, citazioni e un pizzico di soprannaturale la fanno da padroni per un’ucronia davvero atipica.
Citazione
“… se, come sono certo, Benito avesse continuato a fare politica nella vita che non ha mai potuto vivere, sarebbe finito anche lui in parlamento, e proprio a fianco di Matteotti. Quella sarebbe stata la sua collocazione naturale. Forse, chissà, prima o poi prendendone persino il posto. “
Come è nata l’idea di questo libro?
Ho preso spunto da un episodio realmente accaduto nella vita del giovane Mussolini per deviarne il corso e raccontare una storia alternativa, un’Italia senza fascismo.
A chi lo consiglieresti, in particolare?
Ovviamente a chi ama i romanzi ucronici, ma più in generale a tutti quelli che sono affascinati dal mistero e dalle storie paradossali.
Dove e quando è stato scritto?
Nel mio studio durante quasi tutto l’anno scorso.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Più che altro è stato impegnativo immergermi nelle vicende di un uomo – Vincenzo, il protagonista e io narrante – nato alla fine dell’ottocento e la cui vita viene stravolta dall’aver assistito in prima persona ad un evento prodigioso..
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Continuare a scrivere, lo sto già facendo. Quando c’è una buona idea, perché perché non provare a sfruttarla subito?