BOOKSWORLD

Loading...

BOOKSWORLD

Registrati

Costanza Drogo, l’antiquaria di Genova. Intervista a Simonetta Ronco

Presentazione del libro e intervista all’autore

È uscito il 6 agosto nelle librerie fisiche e online il nuovo romanzo giallo di Simonetta Ronco, docente universitaria genovese, giornalista e scrittrice.
Si tratta di “Costanza Drogo, l’antiquaria di Genova”, un romanzo giallo raffinato che porta il lettore a rivivere le atmosfere vintage della Genova alla fine degli anni Venti del Novecento. Il romanzo, secondo quanto afferma l’autrice, potrebbe essere il pilota di una nuova serie, finalmente dedicata a un’investigatrice, dopo i personaggi del pianista investigatore Audemars Février, del poliziotto veggente Dario Barresi e del commissario Imperiese Luca Traverso.
Costanza Drogo, giovane e appassionata di giornalismo, arriva a Genova da Milano per iniziare una nuova vita dopo la morte dell’adorata madre. Punto di riferimento è Sergio Canepa, un noto antiquario molto amico dello zio di Costanza. Canepa la accoglie con affetto e le propone di collaborare con lui. Anche se per Costanza quello non è il lavoro del cuore accetta. Dopo poco Sergio muore improvvisamente e Costanza si trova catapultata in una realtà inimmaginabile, legata a Sergio e alla sua attività di antiquario: misteri, personaggi curiosi, drammi familiari, furti, malavita organizzata. Tutto ruota intorno al mondo dell’antiquariato. Accanto a lei Giovanna, una esuberante pittrice, il simpatico commissario Conforti e Veleno, misterioso uomo in nero che si aggira per i vicoli del centro storico con una maschera sul volto alla ricerca di qualcuno, affascinante quanto inafferrabile.
Il romanzo esplora temi di lealtà, identità e giustizia, offrendo al lettore un avvincente viaggio tra misteri storici e drammi familiari, tutto ambientato nella suggestiva cornice di una Genova degli anni ’20, con le sue atmosfere intrise di segreti e intrighi.
Attraverso l’analisi di antichi reperti e documenti trovati tra le merci, Costanza inizia a scoprire verità nascoste sulla sua famiglia, tra cui un passato avvolto nel mistero e il possibile coinvolgimento di suo padre in affari illeciti.
Costanza Drogo l’antiquaria di Genova è edito da La Bussola Editore

Citazione

Aveva lasciato Milano, la città dove era vissuta con sua madre, senza rimpianti. A quell’ora, pensava, doveva esserci una sottile nebbia e i fanali davano una tenue luce giallastra. A quell’ora, coppie per le vie solitarie del suo quartiere, grida di cocchieri dinanzi alle vetrate accese della Scala, voci di donne, finestre illuminate a incredibili altezze fra i labirinti di tetti. L’affascinante città aveva ingoiato i suoi sogni di giovinezza, aveva ospitato indifferente le sue battaglie per una vita dignitosa, aveva voltato le spalle al suo dolore per la morte di sua madre, e alla fine Costanza l’aveva abbandonata al suo destino.

Come è nata l’idea di questo libro?

Già da tempo volevo aggiungere un personaggio femminile al gruppo degli investigatori che ho creato, e ho pensato che darle Genova, città dove vivo e che amo moltissimo, come palcoscenico fosse un’idea interessante. Genova è una città piena di luci e di ombre e tra gli anni Venti e Trenta del Novecento vide una particolare fioritura del collezionismo antiquario tra le famiglie ricche. Ecco perchè ho voluto intrecciare la storia privata di Costanza, ricca di misteri, con questo tipo di attività, che lascia spazio alla scoperta: ogni oggetto con cui un antiquario viene a contatto ha una vita propria, fatta di storie personali, drammi e anche delitti.

A chi lo consiglieresti, in particolare?

È un romanzo adatto sia agli adulti che ai ragazzi, in quanto non indugia su fatti cruenti o su situazioni scabrose.

Dove e quando è stato scritto?

È stato scritto a Genova, teatro della storia, durante lo scorso anno.

Quanto è stato difficile portarlo a termine?

La mia attività di docente universitaria prende la maggior parte della giornata. Ma la passione di scrivere è tanta, e cerco di ritagliarmi sempre qualche ora per portare avanti i miei libri.

La pianificazione ha avuto un ruolo importante?

Un giallo deve necessariamente essere strutturato preventivamente, almeno nei suoi elementi fondamentali, in quanto il meccanismo è molto complesso e si rischia di cadere nell’approssimazione o nell’illogicità. Comunque, devo dire che a volte la situazione che descrivo mi porta a conseguenze parzialmente diverse da quelle che avevo immaginato.

Quanto è stato lungo il lavoro di editing?

Il lavoro di editing è integrato nella scrittura, sono sempre molto critica durante la stesura di un libro, leggo e rileggo, taglio e aggiungo contemporaneamente alla creazione, in modo da avere alla fine un prodotto praticamente perfetto.

Quali sono i tuoi autori di riferimento?

Sono sempre stata una grande lettrice di classici, sia italiani che stranieri, soprattutto del XIX e del XX secolo. Tra i miei preferiti, parlando di autori di gialli, Simenon e Conan Doyle, ma amo molto anche Scerbanenco, Agatha Christie e Varaldo.

Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Al momento sto scrivendo il seguito della serie di Dario Barresi, il poliziotto veggente già protagonista di “Certe Notti” e di “Coma”.

ACQUISTA UNA COPIA

Wishlist 0
Continue Shopping