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Zygmunt Bauman. Gli scarti della modernità

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«Il principale motivo di ansia dei tempi moderni collegato all’identità era la preoccupazione riguardo alla durabilità, oggi riguarda invece la possibilità di evitare ogni impegno. La modernità è costruita in acciaio e cemento. La postmodernità in plastica biodegradabile». Bauman nasce nel 1925 in una famiglia ebrea, che nel 1939 fugge in URSS scappando dalle truppe tedesche. Diventa comunista e, dopo la guerra, decide di iniziare a studiare sociologia. Negli anni Settanta si trasferisce in Inghilterra per insegnare, e vi rimarrà tutta la vita. Nei suoi studi si occupa della dialettica tra modernità e totalitarismo e nell’indagare il passaggio alla società post-moderna conia il concetto di «società liquida», per il quale è noto in tutto il mondo. Queste pagine ci raccontano di un uomo che si fa consumatore, perdendo i punti di riferimento e sentendosi costantemente in dovere di standardizzarsi per essere accettato: nella società liquida, anche l’essere umano diventa merce.
EDITORE: Edizioni Clichy PAGINE: 150 USCITA: 30/10/2018

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