Quando ricettari e cuochi sembrano dominare il mercato editoriale, Slow Food Editore presenta una nuova collana dove recuperare il sottile, per quanto solido, filo che lega la letteratura alla cucina. Nella Piccola Biblioteca di Cucina Letteraria questo legame diventa l’occasione per la migliore divagazione narrativa: la scrittura come tramite per la poeticità di un piatto, un cibo, una preparazione. I più grandi scrittori, poeti e accademici italiani offriranno la loro penna per celebrare la nostra cucina. Questi autori onorano un piatto con una narrazione, un resoconto, un aneddoto, una storia o novella, o anche una manciata di versi: l’esiguo spazio di ventiquattro cartelle per poter mettere da parte la propria fama, lasciando la gloria al cibo che più li appassiona. Hans Tuzzi, raffinato scrittore milanese ormai affermatosi con i gialli del commissario Melis, gira intorno alla sua vita e alla sua infanzia attraverso un ingrediente, lo zafferano, sottile e deciso, che ricorda la sua scrittura: colta, profonda, intelligente. Un linguaggio capace di rendere la complessità del mondo attraverso la profondità dei sapori.