Lucide riflessioni sulle trasformazioni sociali in atto nell’Italia del dopoguerra, il tormentato e continuo interrogarsi sul significato della scrittura, il controverso e sofferto rapporto con il Partito comunista, l’esilio svizzero e il fascismo: gli scritti raccolti da Silone in “Uscita di sicurezza” raccontano il periodo tra gli anni Quaranta e i Sessanta. Testi dal carattere fortemente autobiografico che proprio nella misura del vissuto più bruciante si propongono come opera letterariamente compiuta dello scrittore abruzzese. Uno straordinario autoritratto politico-morale dell’uomo Silone.