In una fredda sera d’autunno una donna viene trovata impiccata nella sua villetta estiva a Pingvellir. Tutto sembra far pensare a un caso di suicidio. Ma l’ombra del sospetto s’insinua nell’agente Erlendur Sveinsson, detective della polizia di Reykjavík, quando viene in possesso della registrazione di una seduta spiritica alla quale la donna aveva partecipato poco prima di morire. Inizia così a indagare e, a poco a poco, emergono inquietanti retroscena: l’annegamento del padre di lei, avvenuto molti anni prima in circostanze poco chiare, fa da sfondo a oscuri presagi di morte e all’ossessione della donna per l’aldilà e per certe strane «presenze». Nel frattempo, Erlendur riprende in mano alcuni vecchi casi di persone scomparse senza lasciare traccia, e il campo delle indagini si allarga e si complica assumendo toni sempre più macabri… Vero e proprio lupo della steppa, antieroe scettico e ombroso, il detective islandese riflette sul filo sottilissimo che divide la vita dalla morte, sulla tensione tra il destino e le scelte che possono modificare per sempre la nostra esistenza.