La storia di Firenze è piena di personalità di rilievo assoluto: artisti, politici, nobili e pensatori affollano gli annali della città culla del Rinascimento, e le loro gesta sono tanto grandi quanto famose. Eppure, sotto le cronache ufficiali, esiste una storia segreta che aspetta solo di essere raccontata. Oggi come secoli fa, le chiacchiere e i pettegolezzi sono parte integrante della vita sociale di qualunque città, e il capoluogo toscano non fa eccezione. Ecco quindi che le pagine di opere letterarie possono diventare un compendio di maldicenze, i ricchi signori vengono additati per i loro intrighi amorosi e le stravaganze degli artisti sono messe alla berlina sulla pubblica piazza. Dai buffi aneddoti sulla vita di Dante Alighieri a quelli poco lusinghieri su Masaccio; dai supposti figli illegittimi dei papi Medici alle amanti di Lorenzo il Magnifico; dallo scandaloso “ballo angelico” del marchese Frescobaldi alle voci sull’Osteria delle tre rane: Ippolita Douglas Scotti ricostruisce in queste pagine la storia di Firenze più maliziosa che ci sia. La culla del Rinascimento tra gossip, aneddoti e chiacchiere popolari. Tra gli aneddoti: Piazza della passera, via delle belle donne e gli altri luoghi di piacere; L’amore di Machiavelli per “la Barbera”; Ginevra degli Amieri, la sposa cadavere; Ippolito e Dianora: come Romeo e Giulietta, ma più fortunati; Le beffe diaboliche di Brunelleschi; L’amore scandaloso di Filippo Lippi e suor Lucrezia; Il naso del David Leonardo e l’Osteria delle tre rane; Il vero amore di Lorenzo il Magnifico; Francesco I e l’alchimia Gian Gastone, la “divina realona”; Il re figlio del macellaio e la bella Rosina; Gli amori fiorentini di D’Annunzio; Scazzottata futurista alle giubbe rosse; Quel buzzurro di Buffalo Bill.