Muta a seguito di un intervento chirurgico, Lisario Morales nel suo
ricco e silenzioso mondo interiore legge di nascosto Cervantes
e scrive strane lettere alla Madonna. Poco più che bambina
scopre il potere salvifico del sonno per opporsi al mondo coercitivo
e spesso violento degli adulti; si addormenterà quando le
proporranno un matrimonio che non vuole. E addormentata
da mesi la riceve in cura Avicente Iguelmano, medico con qualche
fallimento alle spalle, giunto a Napoli per rifarsi una credibilità
professionale; la terapia, al tempo stesso prevedibile e proibita,
sarà coronata dal successo. Sullo sfondo della Napoli barocca,
fatta di miserie ed eccessi, luci accecanti e potenti ombre, si dipana
la storia di una donna che scopre il piacere e l’amore, di un pittore
che si inizia alla passione e di una città che cerca di ribellarsi
ai potenti: Lisario o il piacere infinito delle donne è anche
un romanzo di avventure, corale, con personaggi picareschi
che ci ricordano come spesso sia davvero labile il confine
tra saggezza e follia. Ieri come oggi.