Tra la fine del XIV e la metà del XVI secolo, i Paesi Bassi si affermarono come uno dei maggiori centri artistici del mondo occidentale. In questo libro, Jan Blanc ricostruisce brillantemente le condizioni e le ragioni in virtù delle quali l’arte degli antichi Paesi Bassi si impose progressivamente sulla scena internazionale, inventando nuove maniere, profondamente moderne, di pensare l’arte e il suo rapporto con il mondo, senza per questo rinunciare agli stretti legami con le forme concepite alla fine del Medioevo. Dall’avvento di Filippo II di Borgogna detto l’Ardito (1384) alla scissione dei Paesi Bassi del 1581, questo vasto percorso tocca tutti i grandi maestri della pittura (Jan van Eyck, Petrus Christus, Rogier van der Weyden, Hans Memling, Jan Gossaert, Joachim Patinir, Jan van Scorel, Pieter Bruegel il Vecchio), ma anche la miniatura, il disegno, l’incisione, l’architettura, la scultura, gli arazzi e l’arte orafa – altrettante aree di eccellenza del periodo. Uno studio storico-artistico che offre un nuovo sguardo sui «primitivi» fiamminghi. Una ricca analisi cronologica e tematica, supportata da 600 illustrazioni di grande qualità e da numerosi dettagli.