L’arte, i tessuti, i fiori, i vestiti, le sfilate, le case, l’anticonformismo. Gli archivi di Ken Scott si aprono per rivelare il lavoro e la vita di un designer contemporaneo del suo e del nostro tempo. Ken Scott, il “giardiniere della moda”, è stato un personaggio eclettico, un creativo a tutto tondo, pittore, creatore di tessuti, designer, ha portato nel mondo della moda la sua passione per l’arte, per i fiori, per il colore. Pittore, amico di Peggy Guggenheim, nato in America e approdato nel 1954 nella Milano del boom economico, Scott ha rivoluzionato il mondo dei tessuti e l’uso delle stampe nella moda. All’inizio degli anni Sessanta ha rinnovato la moda con le sue stampe a fiori grandi, ripetuti e dai colori accesi, con girasoli, peonie, rose, papaveri e ogni tipo di fantasia floreale. Precursore dell’unisex e delle sfilate happening, i suoi abiti vestivano la nobiltà italiana e il jet set internazionale: da Jacqueline Kennedy a Marisa Berenson e Monica Vitti, tutti avevano nel guardaroba i suoi capi e frequentavano il suo ristorante e le sue case, aperte a feste ed eventi mondani. Ha disegnato di tutto, dai vestiti ai mobili, dai costumi da bagno alle scarpe e alle borse, ai piatti e alle lenzuola, collaborando anche con altre aziende. Realizzato in collaborazione con la Fondazione Ken Scott, questo volume è la prima monografia esaustiva sulla sua attività e presenta oltre 600 immagini di materiali provenienti dal suo archivio, gli scatti di Guido Taroni e le foto di grandi fotografi internazionali; i testi raccontano l’uomo e il designer attraverso le parole di autori che l’hanno frequentato e conosciuto e di autorevoli firme contemporanee della moda.