“In un’opera d’arte la forma non può essere disgiunta dal contenuto: la disposizione delle linee e del colore, della luce e dell’ombra, dei volumi e dei piani, per quanto incantevole come spettacolo, dev’essere anche intesa come portatrice di un significato che va al di là del valore visivo”. Grande teorico dell’iconologia, Panofsky ha sostenuto la necessità di approfondire il profondo legame che unisce un’opera d’arte a tutti i fatti culturali e ai contenuti spirituali di un’epoca. Gli esempi addotti in questo volume vanno dall’arte egizia a Poussin, dal gotico a singoli problemi posti da opere di Durer, Tiziano, Vasari, alla ricerca del senso profondo del variare dei modi e dei metodi della figurazione.