A Roma il paesaggio è mutato per sempre. Sulla città svetta l’immenso tamburo della più grande cupola della cristianità, un monumentale “cielo di pietra”, opera di Michelangelo e della sua profonda devozione religiosa. Ma in basso, per le vie della città, abusi e violenze non sembrano destinati a placarsi. Il cardinal Morone, accusato ingiustamente di eresia, è stato rinchiuso nelle prigioni di Castel Sant’Angelo e i due viziosi nipoti di papa Paolo IV, Carlo e Giovanni Carafa, continuano a sfogare le loro pulsioni in un crescendo di depravazione e crudeltà. Perfino la bellissima amante di Giovanni, Martuzza, sopraffatta dallo sdegno decide di scappare a Venezia, dove l’attende Tiziano, pronto a trasformarla nella sua musa. Anche nella città lagunare il clima è teso, spie turche si aggirano nell’ombra delle calli e nell’aria aleggia sinistro lo spettro di una guerra imminente. Il pretesto non tarda ad arrivare e cristianità e Islam si scontrano nelle acque di Lepanto in una battaglia navale senza precedenti. “Il cielo di pietra” porta a compimento la serie “Il secolo dei Giganti”, che racconta il Cinquecento italiano a partire dalla vita dei suoi protagonisti: regnanti grandiosi e orribili, donne determinate e potenti, artisti come Leonardo, Raffaello, Tiziano e Michelangelo, l’unico ad aver attraversato per intero il secolo d’oro dell’arte, testimone di intrighi, abiezioni, ma anche di assoluto splendore, talento divino e della multiforme natura umana.