Jack McEvoy fa il reporter di nera. La morte è il suo mestiere. Ma questa volta la morte gli porta una storia che non avrebbe mai voluto scrivere e un mistero che vuole risolvere a tutti i costi. Là fuori, in agguato, c’è un serial killer astuto, feroce, perverso. Le sue vittime sono, apparentemente, dei suicidi e il suo biglietto da visita è un verso di Edgar Allan Poe. Per questo lo chiamano il Poeta. Passano gli anni, e quando l’agente Rachel Walling, che aveva lavorato con McEvoy al caso, riceve la telefonata di una collega dell’FBI che le dice soltanto: «È tornato», lei non ha bisogno di nomi. Sa che il killer che ha popolato i suoi incubi ha ricominciato a colpire. Ad affiancarla sarà stavolta Harry Bosch. In un crescendo di suspense, la scia di sangue lasciata dall’assassino li conduce dalle sabbie del Nevada alle scintillanti luci di Las Vegas, fino agli angoli più bui di Los Angeles. In un unico volume – con un’introduzione di Stephen King e un testo dello stesso Connelly – i due thriller in cui compare uno dei più celebri serial killer della letteratura americana.