Nella veste di una maneggevole guida riccamente illustrata, il volume offre uno strumento per apprezzare i ritratti medicei conservati nelle Gallerie degli Uffizi proponendo allo stesso tempo una narrazione coinvolgente per l’intreccio delle vicende umane e storico-artistiche nell’arco di cinque secoli. I membri di quella che si può considerare la famiglia più rappresentativa del Rinascimento italiano e dell’età moderna ebbero modo di costruire la propria immagine pubblica in un sofisticato ambiente culturale in cui erano attivi artisti celebri come Raffaello, Pontormo, Bronzino, Vasari nonché poeti, letterati, scienziati, umanisti e studiosi di fine intelletto. In questo milieu vivace sono stati concepiti i dipinti di epoche e autori diversi che interpretano variamente la richiesta di una ritrattistica raffinata e di corte. Le opere vengono presentate nel volume in ordine cronologico, permettendo di orientarsi tra le tappe principali della storia e della genealogia dei Medici e, al contempo, di ripercorrere un segmento fondamentale della storia dell’arte in Italia. Ne emerge un racconto collettivo, un lungo dialogo ideale tra volti, corpi, personalità descritto in una sequenza di testi brevi, redatti con un linguaggio divulgativo, che accompagnano ciascuna opera dando conto delle notizie storiche, dei documenti sopravvissuti, dei risultati più significativi e aggiornati degli studi, presentando con le loro fattezze e le loro vicende i protagonisti di quella irripetibile stagione culturale e politica. Dal capostipite Giovanni di Bicci, nel passaggio tra Tre e Quattrocento, fino all’ultimo granduca di Toscana della famiglia nel Secolo dei lumi, il lettore è condotto a godere appieno delle misteriose invenzioni di Vasari, che ritrae Lorenzo il Magnifico tra maschere bizzarre, o della maestria di Bronzino nel restituire la preziosità del broccato d’oro dell’abito di Eleonora di Toledo. Immergendosi nella lettura ci si trova vis à vis con l’intensità espressiva di Giovanni dalle Bande Nere concentrato per respingere i lanzichenecchi o con la regalità consapevole di Caterina e Maria de’ Medici, le due fiorentine salite sul trono di Francia come semplici consorti che il fato portò invece a regnare, lasciando la loro impronta nella Storia ben al di là delle rive dell’Arno.