BOOKSWORLD
Loading...
“Un piccolo, grande uomo”, venuto dal Canada e apparso quasi dal nulla nel mondo della Formula 1 degli anni Settanta, dove ha brillato da autentica stella sino a quel tragico pomeriggio di Zolder, l’8 maggio 1982.
La parabola di Gilles Villeneuve nel “Circus” è stata dirompente e folgorante: nel volgere di pochi anni seppe conquistare le folle – con quella che, al tempo, fu chiamata “febbre Villeneuve” – oltre al cuore del Grande Vecchio, Enzo Ferrari, che a proposito di quel suo giovane pilota scrisse «È stato campione di combattività e ha regalato, ha aggiunto tanta notorietà alla Ferrari. Io gli volevo bene».
Dopo Ronnie Peterson e Ayrton Senna, Diego Alverà, in questo nuovo romanzo, scritto ancora una volta con il piglio del consumato storyteller, si confronta con il mito di Gilles, dell’“Aviatore” – come fu soprannominato all’epoca – dell’uomo e del pilota che fu accostato non a torto al grande Tazio Nuvolari.
Un romanzo, come sempre, da leggere tutto d’un fiato.