«L’atmosfera è così folta di ossessioni, di fantasmi e di odio, il ritmo è così affannato e trafelato, da suscitare in noi eccitazione e inquietudine. Ogni istante, subiamo una specie di contagio. Così non ci resta che avanzare molto lentamente in questo bellissimo libro: come se prendessimo un veleno, che a dosi più forti potrebbe esserci mortale. Se vogliamo comprendere chi parla, racconta, blatera, insulta, fantastica, divaga, delira nelle cinquecento pagine di Estinzione, dobbiamo immaginare che Franz Josef Murau non è nato, ma è stato gettato nel mondo, come una figura gnostica, dopo aver commesso qualche peccato innominabile … Come Dostoevskij, al tempo delle Memorie del sottosuolo, Thomas Bernhard pensa che l’artista debba travestirsi da ossesso: soltanto l’ossessione ci consente di distruggere le folte difese che nascondono la verità, e di penetrare là in fondo, nell’abisso, dove vive il segreto. Solo il fuoco, il gelo, la terribile “arte dell’esagerazione”, ci permettono di scrivere libri degni di questo nome».
Sulle tracce di un segreto sconcertante e un enigma millenario 1832. Affascinato da una rotta segnata su una mappa antichissima, Charles Darwin decide di spingersi sempre più a sud, fino all’Antartide. Ma ciò che vedrà lo convincerà a distruggere ogni prova dell’esistenza di un luogo maledetto. California, oggi. Uccideteci tutti . È questa la richiesta che arriva da un laboratorio militare segreto. Quando la squadra di soccorso giunge sul posto, è ormai troppo tardi. Washington, oggi. Uomini armati irrompono nella sede della DARPA ed eliminano l’unico biotecnologo in grado di dare un senso ai dati raccolti nella zona del disastro. A Gray Pierce rimane solo una possibilità: rivolgersi ad Alex Harrington, un controverso scienziato che, di recente, aveva avuto contatti diretti col direttore del centro californiano…