Durante una mostra antologica su Magnus viene rubata una tavola originale. Questo è il romanzesco inizio per il nuovo fumetto di Davide Toffolo. Davide stesso, un fi sioterapista cieco e una professoressa di storia dell’arte si mettono alla ricerca del ladro, e ripercorrono la vicenda artistica e umana di Magnus, il disegnatore più popolare del fumetto italiano degli anni ’60 e ’70, con personaggi come Kriminal, Satanik e Alan Ford, che divenne poi autore completo nel 1975 con Lo Sconosciuto. Una vicenda umana e professionale, quella di Magnus, che è di per se un’avventura. Un autore dedito totalmente ai personaggi che verranno, da Milady nel 3000 ai Racconti erotici, alle Femmine incantate, Necron fino alla sfida con il più grande eroe del fumetto italiano. Tex Willer. L’occasione per Toffolo, in questo nuovo libro, per ricostruire la parabola del fumetto italiano dagli anni ’60 a oggi, attraverso le personalità che hanno lavorato con Magnus – editori (Max Bunker, Renzo Barbieri, Luigi Bernardi, Sergio Bonelli), autori – e soprattutto attraverso la vicenda dell’amicizia con Bonvi, creatore delle popolarissime Sturmtruppen. La vicenda che si intreccia a doppio fi lo nella giocosa permanenza nella magica Castel del Rio, e nel tragico, epico finale, qui esplicitamente raccontato. Davide Toffolo disegna Magnus con la grazia e l’emozione che già aveva mostrato in Carnera e Pasolini, e mette a fuoco ciò che Magnus ha rappresentato nella cultura popolare italiana. E lo fa da “erede”, riconoscendo il debito verso il maestro: “il suo segno è nel mio lavoro, come in quello di molti altri della mia generazione e di quella precedente, come Andrea Pazienza, per esempio”.