Princeton, New Jersey: un comandante della marina statunitense sopravvive alle raffiche del kalashnikov di un cittadino russo in cerca di vendetta. Aeroporto internazionale Imam Khomeini, Teheran: un agente della CIA sotto copertura viene trattenuto dalla polizia iraniana per “irregolarità” sul passaporto. Orchestrate da entità anonime, queste sono le prime di una serie di azioni contro le principali istituzioni del governo americano. Benché apparentemente non collegati tra loro, i colpi assestati al cuore degli Stati Uniti sono accomunati da una destrezza e una precisione che possono essere attribuite unicamente alla conoscenza di informazioni secretate di primo livello. Per il presidente Jack Ryan tutto questo ha un solo significato: qualcuno ha violato la banca dati federale; e non si tratta di un hacker qualunque, perché solo uno specialista avrebbe potuto aprirsi un varco nel sistema più sofisticato e protetto del mondo. Il tempo per scoprire la sua identità è poco: la violazione del database ha già attirato l’attenzione di nemici ben più temibili, un finanziere arabo che, pur di realizzare le sue ambizioni nel settore petrolifero, è pronto ad affiliarsi allo Stato Islamico. Ed è così che scendono in campo le cellule terroristiche di Abu Musa al-Matari, feroce membro dell’Isis, determinato a mietere il più alto numero di vittime possibile. Assieme al numero di morti cresce anche il terrore, e Jack Ryan, aiutato dai membri del Campus e da suo figlio, Jack Ryan Junior, deve affrontare la peggior minaccia che l’intelligence americana abbia mai subito, per difendere, su tutti i fronti, la nazione dall’ignoto.