Chernobyl, una storia dimenticata. Eppure metafora perfetta del mondo che ci circonda, del rapporto che l’uomo ha con la tecnologia, della costante disinformazione che ci colpisce a ogni nuovo disastro ambientale. All’una e ventitrè del 26 aprile 1986 il reattore numero quattro della centrale nucleare di Chernobyl, raggiunge nel giro di venti secondi, cento volte la sua potenza nominale. Nel cielo notturno dell’Ucraina si innalza un’enorme nube radioattiva che diffonde il suo carico letale. Il mondo si trova a fare i conti con la peggiore catastrofe tecnologica e ambientale nella storia dell’umanità.