La violenza e le parole d’odio contro
il popolo ebraico hanno una storia secolare
e drammatica che non si è interrotta
con l’Olocausto. Nei primi decenni del
XXI secolo si è fatta largo una nuova
definizione insidiosa di antisemitismo, che
sposta l’enfasi dalle forme più tradizionali
di pregiudizio antiebraico all’ostilità nei
confronti di Israele. Dopo i fatti del 7
ottobre 2023 il dibattito politico e culturale
è ostaggio di una militarizzazione e di una
grave confusione su cosa è antisemitismo,
cosa è antisionismo e cosa non lo è.
Valentina Pisanty da anni studia il discorso
pubblico attorno a questi temi, si è occupata
della memoria e affronta qui il nocciolo
del problema, con estrema limpidezza
e arrivando a smascherare l’uso politico
delle parole per giustificare interessi
di parte. Un contributo essenziale
per il dibattito in corso.
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