A Seoul le notti durano poco. Basta un drink in più, uno sguardo attraverso il bancone del bar, una parola sussurrata all’orecchio ed è facile trovarsi a vedere l’alba dal letto di uno sconosciuto. È così che Young, giovane studente universitario con velleità letterarie, tiene lontano il futuro ogni sera. Un po’ per noia, un po’ per paura, si fa beffe di tutto – dei soldi, della famiglia, del senso comune che guarda chi è giovane e gay con sospetto e invidia. Ma quando Jaehui, sua migliore amica, coinquilina e compagna di sbronze, trova un lavoro e parte per l’Australia, Young si ritrova solo e la sua vita accelera all’improvviso. Mentre si prende cura della madre malata di cancro, una fervente evangelista incapace di accettare l’omosessualità del figlio, deve fare i conti con le difficoltà di essere queer nella Corea di oggi, inseguendo il doppio sogno di diventare uno scrittore e di trovare qualcuno che lo ami così com’è. E mentre gli uomini che incontra (un ex militante LGBTQ schivo e malinconico; un ragazzo di provincia tremendamente naïf che potrebbe rivelarsi, forse, quello giusto) portano sulle spalle i suoi stessi traumi, Young cresce insieme a Seoul, si trasforma con lei, animandosi quando in giro non c’è quasi nessuno e sentirsi giudicati, delusi o soli è più difficile.