Una delle tragedie di William Shakespeare più famose e rappresentate al mondo, ma anche un testo fondamentale nell’immaginario di tutta la cultura occidentale. Questa edizione, nella nuova traduzione del professor Rocco Coronato, raccoglie tavole e vignette create da uno dei più versatili e apprezzati illustratori di inizio Novecento, John Austen, per una preziosa versione della tragedia pubblicata dall’editore londinese Selwyn & Blount nel 1922. Influenzato dall’estetismo del celebre disegnatore letterario Aubrey Beardsley, in particolare dalla sua scandalosa Salomé, Austen è riuscito a incarnare al meglio l’immaginario inquieto, cupo, essenziale e dunque modernissimo del grande capolavoro di William Shakespeare. Siamo nell’alto Medioevo. Sulle mura che cingono il castello di Elsinore, capitale del regno di Danimarca, si aggira uno spettro che svela la sua identità solo al principe Amleto. Si tratta di suo padre, il re, avvelenato dal fratello Claudio, che ne ha sposato anche la moglie Gertrude per prendere il suo posto. Questa notizia scatena in Amleto profondi sentimenti di ira e vendetta, da cui scaturisce tutta la vicenda: nessuno dei protagonisti, neppure la promessa sposa del principe, Ofelia, sarà risparmiato dalla furia del principe camuffato da folle. Ma soprattutto, come sottolinea il professor Coronato nella prefazione, dal “culmine dello scetticismo” che permea la tragedia di Amleto: quello di un uomo che scopre la mente moderna.