È possibile che il mercato del denaro novecentesco possa essere spiegato anche attraverso antichi istituti giuridici come la dote o l’autorizzazione maritale? L’autonomia giuridica e imprenditoriale delle donne può essere un filtro attraverso il quale interpretare i circuiti finanziari delle città in età contemporanea? In questo libro l’autrice traccia la storia del credito tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento seguendo i percorsi e le relazioni di donne e uomini del ceto mercantile di una grande città come Napoli: rapporti economici basati su codificazioni che riconoscono diritti disuguali agli uni e alle altre, e che talvolta si rivelano risorse strategiche per mettere al sicuro un capitale familiare in caso di difficoltà finanziarie. Partendo dalle connessioni sociali e dalle relazioni abituali tra debitori e creditori, questa lettura delle relazioni di credito innesca un ripensamento della storia bancaria italiana, e dell’attuale crisi del credito in Italia.