Gelo, pioggia e vento: nel Medioevo sembra esserci solo un’unica stagione, l’inverno. Ma i disagi del clima sono compensati dal tepore del camino, sempre presente nella stanza da letto. Dove non ci si coricava soltanto; anche di giorno la camera era vivacemente utilizzata: per pranzare, studiare, ricevere visite. Sontuoso e imbottito, abbellito da nappe e cuscini, oppure umile pagliericcio, comprato al mercato o fatto su misura, il letto tutto racconta: la morte e la nascita, amori legittimi e amori proibiti, giochi festosi, atti di violenza e tripudio dei sensi, malattie, segreti e trame di ogni genere. Un luogo per due? Non necessariamente. A volte molto affollato e ad accoglienza variabile, come avviene nelle gustose novelle di Boccaccio, sul letto tenta di appuntarsi, senza molto successo, il controllo della chiesa che lo addita come luogo di ogni seduzione diabolica.