“12 anni schiavo” è lo sconvolgente racconto, scritto in prima persona dall’autore e pubblicato nel 1853, della vita di Solomon Northup, un uomo di colore nato libero, venduto e costretto in schiavitù per dodici interminabili anni. Nato nello stato di New York nel 1808, Solomon è un giovane di condizione libera, proprietario di un piccolo appezzamento di terreno e appassionato musicista. Nel 1841 viene avvicinato da due uomini che gli propongono un ingaggio come violinista. È l’inizio di un incubo: rapito, drogato, Solomon viene costretto a cambiare nome, a dimenticare il proprio passato, a diventare un’altra persona, uno schiavo, senza nessuna speranza di rivedere la propria famiglia. Deportato in Louisiana, viene venduto a un coltivatore di cotone e nei successivi dodici anni sperimenta l’abiezione dello sfruttamento e della schiavitù. Contro tutto e tutti, deciso a riguadagnare la propria libertà, Solomon, riesce a rimettersi in contatto con la propria famiglia. Comincia la dura e appassionata battaglia legale che nel 1853 gli restituirà la libertà. Documento di grande valore umano e storico, scritto di getto subito dopo la liberazione, “12 anni schiavo” conserva ancor oggi la forza di un’orgogliosa rivendicazione della dignità e dell’uguaglianza di tutti gli uomini.