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Le famose “40 novelle” di Hans Christian Andersen.
Prima traduzione dall’originale danese, con prefazione e note di Maria Pezzé-Pascolato.
Dall’incipit del libro:
C’era una volta, in un ospedale di questo mondo, un povero bambino senza mamma, malato da lungo tempo. È già tanto triste che i bambini sieno malati; ma all’ospedale poi, e senza la mamma… Un giorno, passò dalla corsìa una donna vestita di nero — era una mamma senza figliuoli — e vide il bambino, a sedere sul letto, che giocava con certi soldatini ritagliati da un foglio, un po’ sgualciti. Si fermò, e siccome sapeva giocare, aiutò il piccino, e fecero subito amicizia. Anzi, quando sentì che al minuscolo esercito mancavano i tamburini, promise di portarli la prossima volta. Ai bambini bisogna sempre mantenere le promesse, come ai grandi; e tanto più se sono malati. La donna tornò dunque con un foglio di soldati, dove gli ultimi tre di ogni fila erano tamburini; e portò anche una forbice, per ritagliarli subito. Così il bambino senza mamma e la mamma senza bambino divennero anche più amici del primo giorno.