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Il breve resoconto del grandissimo scienziato italiano del viaggio svolto in Svizzera nel 1779 insieme a Giambattista Giovio.
Dall’incipit del libro:
Sono due anni che, per genio non meno che per insinuazione di V. E., intrapresi un viaggio letterario nella Svizzera, nel quale impiegai tutto il tempo della vacanza. Nel ritorno, giunto a Torino, dove le acque dirotte mi trattennero varj giorni, scrissi una lettera a V. E., ragguagliandola brevemente di tutto il giro da me fatto, delle cose principali vedute, e singolarmente degli uomini celebri chʼio aveva avuto occasione di conoscere in tale viaggio. Ella poi facendomi sapere che desiderava di tutto una relazione più distinta, io promisi di dargliela tosto che le occupazioni della scuola addossatami, lʼapplicazione a certe mie nuove sperienze e lʼimpegno di terminare alcune memorie già promesse (quelle che furono in seguito pubblicate negli Opuscoli scelti, e nel Giornale di Rozier) mi lasciassero il tempo di stendere tal relazione diffusa.