La coraggiosa uscita della prima edizione de Il cinema di Pier Paolo Pasolini segue di meno di quindici mesi la drammatica e ancora controversa morte del poeta, regista e quant’altro. Da allora la bibliografia sull’autore, tra i più affascinanti della scena intellettuale italiana del Novecento, ha raggiunto dimensioni enormi, tra culto e ammirazione ai limiti del mito o della venerazione. Sono rare tuttavia le analisi approfondite e filologicamente accurate, cui sopperisce ancora, almeno per quanto riguarda il cinema, ma senza trascurare altri confronti e impatti, questa monografia di Adelio Ferrero, un approccio denso, vivo, fecondo e persino, a quasi trent’anni di distanza, provocatorio.