Scritto a ridosso di eventi tragici che sconvolsero l’Europa, “Candido” è una ironica meditazione sul destino umano, sul senso della storia e sulla ricerca della felicità, diventato fin dal suo primo apparire, nel 1759, uno di quei libri – come il “Don Chisciotte” o i “Saggi di Montaigne”- su cui si è formata la coscienza moderna. Sintesi di un’acutissima intelligenza critica e di una consumata maestria stilistica, “Candido” riesce a mantenersi in miracoloso equilibrio tra l’avventura e la parabola, tra il mito e il pamphlet, tra il ritmo frenetico della comica e l’elegante grazia rococò, tra la risata liberatoria e l’amaro sarcasmo della disperazione. Con un saggio di Roland Barthes.