Gwendolyn ha appena scoperto di non essere una normale ragazza londinese, bensì una viaggiatrice nel tempo che i Guardiani inviano nelle epoche passate per prelevare una goccia di sangue dai dodici prescelti e completare il cronografo, una missione da cui dipende il destino dell’umanità. Peccato che la sua famiglia non l’avesse informata: tutti erano convinti che la predestinata fosse l’odiosa cugina Charlotte e, di conseguenza, Gwen ha trascorso gli ultimi sedici anni della propria vita a studiare (poco), giocare (molto) e divertirsi con le amiche. Mentre avrebbe dovuto imparare a tirare di scherma, ballare il minuetto e conversare in modo appropriato con l’aristocrazia del Settecento. Quasi tutto, nella sua nuova situazione, la infastidisce: andare avanti e indietro nei secoli, la supponenza mista a invidia della cugina Charlotte, la noia delle lezioni di ballo e portamento… Poche cose le piacciono: il piccolo gargoyle fantasma Xemerius e, naturalmente, il suo compagno di viaggi nel tempo: Gideon, bello da morire, anche se talmente imprevedibile da farla impazzire dal desiderio e dalla rabbia al tempo stesso. E, senza alcun dubbio, Gwen sa di cosa avere paura: del conte di Saint Germain, il grande burattinaio che tiene le fila di tutto e che vuole completare al più presto il cronografo, prima che i nemici glielo impediscano. Ma perché Gwen non riesce a fidarsi di lui? E chi sono veramente i nemici?