Il cadavere di un uomo incastrato dentro un torchio tipografico. Un investigatore con un passato misterioso perfino per lui, che porta sul collo, impresso a fuoco, il marchio di un roveto ardente. Una vicenda tesissima tra intrighi politici, segreti ecclesiastici e vendette private. Nella Roma del Secolo di Ferro, a pochi giorni dall’inizio del XIII giubileo, la danza macabra incisa su un opuscolo di contenuto libertino sembra aver ispirato l’omicidio di un religioso. Sul caso viene chiamato a investigare l’inquisitore Girolamo Svampa, scostante, abitudinario, razionale come uno scienziato, eppure esperto di demonologia e stregoneria. Ad aiutarlo, tra ritrovamenti di libelli anonimi e strani avvistamenti di un uomo mascherato, ci sono padre Francesco Capiferro, segretario della Congregazione dell’Indice, e il fedele bravo Cagnolo Alfieri. Ma prima che si arrivi alla soluzione dell’intricato e pericoloso mistero scorrerà altro sangue.